Vescovo e scrittore latino.
Appartenente a una nobile famiglia gallo-romana, partecipò sin dalla
prima giovinezza alla vita politica della Gallia e sposò la figlia
dell'imperatore Avito, Papianilla. Fu prefetto di Roma nel 468-469 e gli fu
conferito il titolo di patrizio romano. Ritornato nelle Gallie, nel 470, anche
se laico, fu eletto vescovo di
Augustonemetum (l'odierna
Clermont-Ferrand). Organizzò la resistenza contro il re dei Visigoti,
Eurico, al quale dedicò tuttavia più tardi un poema. Dopo la sua
morte venne santificato. Tipico esponente della cultura latina della Gallia
romanizzata, scrisse 24 carmi in esametri classici e 147 lettere, che raccolse
in nove libri. Nonostante il loro scarso valore letterario, tali scritti, ricchi
di artifici e di preziosità di maniera, sono tuttavia interessanti in
quanto costituiscono una delle poche fonti della storia politica sociale e
culturale di quel periodo. Festa: 23 agosto (Lione 430-433 - Clermont-Ferrand
487).